Mozioni e documenti della Federazione
Anarchica Italiana
Mozioni approvate al Convegno del 10-11 Settembre 2005 a Spezzano Albanese
Mozione su Proposta O.d.G. XXV Congresso FAI
Le compagne e i compagni della FAI riuniti in convegno il 10/11
settembre 2005 a Spezzano Albanese, ritengono che i tre convegni
precongressuali siano stati momenti importanti di approfondimento per
la federazione e che vadano a pieno assunti dall'assemblea congressuale.
Auspicano che il congresso si concentri sulla definizione di un
programma di lavoro e si dia gli strumenti più efficaci per
realizzarlo.
Propongono pertanto il seguente O.d.G.:
* Relazione delle commissioni di lavoro uscenti;
* Adesioni e dimissioni;
* Analisi delle attività dei gruppi e delle individualità;
* Analisi della situazione sociale locale ed internazionale;
* Proposte sui campi di intervento della FAI con
definizione degli obbiettivi del programma e strumenti di lavoro per
aree tematiche (antimilitarismo, antirazzismo, anticapitalismo,
lavoro/non lavoro, autogoverno, ecc);
* Nomina delle commissioni di lavoro;
* Varie ed eventuali.
Spezzano Albanese 11 sett. 2005
Mozione su proposta di organizzazione dei lavori del XXV Congresso FAI
Il convegno della FAI, riunito a Spezzano Albanese il 10 e 11 settembre
2005 in relazione all'organizzazione del XXV congresso della FAI fa
propri i documenti presentati dai compagni della FAT e dalla
Federazione Anarchica Spixana, in particolare per quanto riguarda la
volontà di operare per la costruzione di un'assise congressuale
il più possibile improntata alle forme ed ai contenuti del
federalismo anarchico.
Il convegno ritiene che sia indispensabile la partecipazione di tutti
gli aderenti alla federazione nell'elaborazione delle decisioni
congressuali.
A tal fine ritiene che l'assemblea congressuale debba essere momento di
sintesi di quanto discusso, elaborato e sintetizzato dai gruppi e
federazioni locali.
Il convegno pertanto auspica, rispettoso dell'autonomia dei gruppi
locali, che i delegati al congresso abbiano una delega scritta su
documenti scritti. L'eccezionalità della delega per gli
anarchici dovrebbe indurre tutti i compagni deleganti a dare puntuali e
precise indicazioni ai delegati.
Per consentire una corretta e completa conoscenza delle proposte in
discussione al congresso auspichiamo anche che esse siano formulate
sulla base di documenti scritti presentati almeno un mese prima del
congresso in modo da consentire ai gruppi ed alle Federazioni locali il
necessario dibattito.
Il convegno auspica inoltre che la nomina delle commissioni di studio e
di lavoro avvenga con un mandato politico che dia loro indicazioni
relativamente al lavoro da svolgere.
Invitiamo infine i compagni convenuti a congresso ad organizzare i
lavori tenendo presente la necessità che i lavori di commissione
all'interno del congresso stesso non siano svolti con modalità
tali (per orario e tempistica) da rendere difficile l'elaborazione di
una corretta sintesi e di una valida proposizione politica.
Spezzano Albanese 11 settembre 2005
Mozione su "Organizzazione: ruolo e forma dell'organizzazione anarchica"
Le compagne e i compagni riuniti il 10 settembre 2005 a Spezzano
Albanese in occasione del Convegno nazionale della Federazione
Anarchica Italiana hanno sviluppato le seguenti analisi a partire dai
contributi e dai documenti presentati dai gruppi locali e dalle
individualità nonché dal dibattito scaturito durante
l'incontro.
In un clima di sereno e costruttivo confronto, l'assemblea ha
affrontato e sviluppato l'ordine del giorno su "Organizzazione: ruolo e
forma dell'organizzazione anarchica".
L'obiettivo fondamentale dell'organizzazione anarchica è offrire
a tutti la possibilità di partecipare e decidere in senso
politico e sociale sulla gestione dell'esistente.
La storia dell'anarchismo sociale ha sempre smentito con la teoria e
con la prassi la falsa equazione secondo cui non può esserci
organizzazione sociale al di fuori di una cornice autoritaria,
verticista e gerarchica. Al contrario, gli anarchici hanno sempre
proposto, sforzandosi di attuarlo in forme molteplici, un modello di
società alternativa e irriducibile a quella fondata sul potere,
l'ingiustizia, lo sfruttamento e la sopraffazione.
La società che vogliamo trova il suo fondamento nella
libertà, nell'uguaglianza, nella giustizia sociale e
poiché per noi la coincidenza tra mezzi e fini è
essenziale per la realizzazione della liberazione sociale, anche
l'organizzazione deve rispondere a quei criteri di orizzontalità
e mutua solidarietà sui quali si basa il nostro progetto
rivoluzionario.
Il gradualismo rivoluzionario è il mezzo-fine cui facciamo
riferimento e che è proprio dell'organizzazione anarchica
così come la intendiamo: la prefigurazione in atto della
società futura. Questo percorso ha in sé i caratteri
della distruzione di ogni potere, una distruzione che è di per
sé atto creativo perché supportata da un progetto reale
di costruzione di un mondo nuovo.
La distruzione del potere avviene anche attraverso la costruzione
quotidiana di una società diversa attraverso l'autorganizzazione
delle lotte e l'autogestione cioè l'azione diretta.
L'organizzazione antiautoritaria è dunque palestra per
l'attuazione pratica nell'oggi della società di domani
perché proprio in essa si prefigurano e si realizzano nuove
forme di relazione politica e sociale.
L'organizzazione anarchica che può garantire al meglio massima
capacità decisionale per tutte e per tutti è
l'organizzazione di sintesi intesa come aggregato plurale e pluralista
che comprendendo diverse sensibilità e differenti visioni
dell'anarchismo garantisce un livello di trasparenza decisionale e
politica che contribuisce ad evitare involuzioni autoritarie: i
rapporti sociali libertari si definiscono tali perché a tutti
è garantito l'accesso al confronto e alla deliberazione. La
federazione è dunque la forma di organizzazione anarchica per
eccellenza, in cui non c'è centro e periferia, poiché il
processo decisionale è dinamico orizzontale, libero e
trasparente.
La volontarietà della partecipazione all'organizzazione di
sintesi è strettamente connessa al principio secondo il quale le
decisioni prese vincolano esclusivamente chi le sottoscrive, a meno che
non si tratti di deliberazioni riguardanti l'essenza stessa della
federazione.
L'organizzazione anarchica non deve essere autoreferenziale
poiché essa - in quanto prefigurazione di una società
altra - non deve essere un oggetto a uso e consumo dei soli anarchici
bensì modello proponibile a chiunque e radicata nel tessuto
sociale.
Auspichiamo che sin dal prossimo congresso la Federazione dia vita ad
un dibattito atto all'elaborazione di un programma di intervento e di
azione politica che sia punto di riferimento per le compagne e i
compagni che intervengono nel sociale.
Le compagne e i compagni riuniti a convegno nella consapevolezza
dell'esistenza di diverse attenzioni e volontà alla questione
organizzativa, ribadiscono la validità dell'attuale patto
associativo come momento di sintesi condiviso collettivamente, come
strumento organizzativo coerentemente anarchico.
È altresì necessario aggiornare le caratteristiche
dell'intervento delle/i compagni alla luce dei molteplici cambiamenti
della società e delle mutate esigenze che la Federazione deve
soddisfare per rispondere alle sfide di fronte alle quali ci troviamo
ogni giorno.
L'adesione alla Federazione Anarchica Italiana è per gruppi e
individualità: entrambe le forme di adesione sono legittime,
anche se risulta chiaro che, per una organizzazione di sintesi
federalista quale è la FAI, il ruolo svolto dai gruppi è
fondamentale per la loro funzione di raccordo tra il singolo militante
e l'aggregato collettivo.
C'è bisogno, in tal senso, di un'analisi approfondita che renda
visibili le attività in cui sono impegnati i gruppi e le
individualità proprio per capire quali e quante sono le risorse
a disposizione della Federazione affinché si accentui il
coordinamento tra le varie realtà stesse. La sintesi va
interpretata anche come risultato di un'analisi comparativa riferita
all'intervento politico dei vari gruppi e delle varie situazioni.
Nello specifico, la verifica delle adesioni e della continuità
nell'impegno dei gruppi e delle individualità federate è
compito della Commissione di Corrispondenza.
Bisogna rivalutare l'essenza federale del nostro aggregato senza
perdere di vista la natura anarchica dell'organizzazione e del suo
agire cercando di andare oltre le urgenze per dettare tempi autonomi di
elaborazione e lotta. Questo è possibile se la Federazione
riesce a valorizzare le sue risorse a livello locale andando a
sostenere tutte quelle situazioni che soffrono un isolamento e partendo
da una lettura consapevole e analitica dei contesti socioeconomici che
aiuti a calibrare al meglio l'intervento politico.
Le commissioni di lavoro, fatta salva la loro autonomia e la loro
capacità critica di elaborazione e proposta politica, devono
poter contare su un mandato federale che dia un indirizzo politico di
ordine generale in cui muoversi e che i congressi e convegni, di volta
in volta, possono modificare a seconda delle mutate esigenze. Le
commissioni di lavoro sono strumenti necessari che vanno migliorati e
sviluppati per affrontare specificamente campi di intervento in cui le
anarchiche e gli anarchici sono impegnati.
Altre Mozioni e
documenti