Mozioni e documenti della Federazione
Anarchica Italiana
Mozioni approvate nella Sessione straordinaria del XXV Congresso della Federazione Anarchica Italiana (Jesi, 21-22/1 2006)
Commissione di Corrispondenza
Il XXV congresso della FAI - sessione straordinaria del 21 e 22 gennaio
a Jesi - affida l'incarico di Commissione di Corrispondenza ai seguenti
compagni: Giordano Cotichelli (Jesi), Massimo Franzoni (Parma), Ivo
Giaccheri (Cortona), Antonio Rampolla (Palermo).
Indirizzi della Commissione di Corrispondenza
Casella Postale 444
Via Montebello - 43100 Parma
Mail: cdc@federazioneanarchica.org
Comunalismo Libertario
Il XXV congresso della FAI - sessione straordinaria del 21 e 22 gennaio
a Jesi - accoglie la proposta della Federazione Anarchica "Spixana" di
costituire una Commissione della FAI "Comunalismo libertario" e ne
affida alla stessa l'incarico.
Solidarietà agli antifascisti Torinesi
Il XXV Congresso FAI - Sessione straordinaria riunito a Jesi nei giorni
21 e 22 gennaio 2006 esprime solidarietà agli antifascisti e
antirazzisti processati a Torino nell'ambito della campagna repressiva
scatenatasi dall'estate scorsa in questa città.
I politici dell'Unione al governo in regione Piemonte provincia e
comune di Torino, giudici e poliziotti loro sgherri non tollerano che
stia crescendo una forte opposizione sociale ai loro progetti di
affaristi e cementificatori che spacciano TAV e Olimpiadi come
occasioni di crescita mentre stanno portando sul territorio solo
devastazione e saccheggio.
E proprio questo è il reato contestato ai dieci antifascisti che
manifestarono il 18 giugno nel centro di Torino per protestare contro
l'aggressione al coltello da parte di fascisti agli occupanti di uno
squat cittadino: ad un certo punto la manifestazione fu caricata a
freddo dalla polizia che con il lancio indiscriminato di lacrimogeni
porto il caos nel centro città. Il 27 giugno 2006 si
aprirà il processo in cui gli imputati rischiano condanne dagli
8 ai 15 anni.
Intanto in città sono stati sgomberati numerosi posti occupati
per lustrare il centro in vista delle Olimpiadi, mentre in Valsusa
l'occupazione militare da parte di polizia e carabinieri posti al
servizio delle aziende che devono iniziare i sondaggi dei cantieri del
TAV ha raggiunto livelli intollerabili: ad essa si oppone la
mobilitazione popolare cui attivamente partecipano gli anarchici,
federati e non.
Questa ondata repressiva si inquadra nel più ampio movimento di
riduzione degli spazi di libertà in atto in Italia e all'estero
con l'accentramento dei poteri nell'esecutivo e negli apparati
polizieschi: paradigmatica è la complessiva riscrittura della
costituzione italiana approvata dalla destra al governo, ma che
riprende molti elementi di una visone blairista del potere che piace a
tanta parte dell'attuale opposizione.
La situazione torinese non è isolata. Nel resto di Italia sono
aperti numerosi procedimenti penali in cui ai settori più
radicali e combattivi dell'opposizione sociale si cercano di cucire
addosso fattispecie penali associative (associazione sovversiva,
associazione finalizzata all'eversione dell'ordinamento democratico -
artt. 270 e 270bis del codice penale) con pene alte per incarcerare ed
intimidire fin dalle prime battute dei processi.
A Torino è invece in atto un esperimento giudiziario che cerca
di applicare il reato di devastazione e saccheggio (pena 8-15 anni) ai
partecipanti a manifestazioni in cui possono essere accaduti fatti
minimi di danneggiamento (a Torino un vetro rotto non si da chi e
tavolini e sedie rovesciati da chi scappava dalle cariche della
polizia), indipendentemente dalle singole responsabilità
specifiche ma facendo scattare una sorta di responsabilità
collettiva per la semplice partecipazione alla manifestazione.
Respingiamo con forza l'intimidazione e denunciamo l'uso strumentale
del diritto penale che ancora una volta viene attuato dai detentori del
potere e dai loro servi, con una montatura giudiziaria sciocca e feroce.
Ribadiamo la volontà e necessità di essere al fianco di
coloro che lottano nelle piazze e nelle strade per difendere la loro
libertà il loro ambiente la loro salute la loro dignità
le loro condizioni di vita dallo stato e dai poteri economici e
politici che sono i veri devastatori e saccheggiatori
dell'umanità.
Nell'esprimere ancora la massima solidarietà agli antirazzisti
torinesi già condannati e agli antifascisti rinviati a giudizio,
invitiamo alla mobilitazione e vigilanza contro la repressione in atto.
Proponiamo una campagna articolata di controinformazione sulla
repressione e le montature giudiziarie in atto che potrà
articolarsi attraverso:
- serate/dibattiti in sede locale per sensibilizzare, controinformare, raccogliere fondi;
- manifestazioni e presidi con lo stesso scopo;
- Redazione di un volantone da diffondere a livello nazionale
- manifestazione nazionale da svolgersi a Torino contro la repressione,
al termine del percorso sopra delineato di sensibilizzazione e
controinformazione, da tenersi indicativamente il 2 giugno 2006. In
merito si da mandato alla FAI torinese in collaborazione con la CdC di
definire modalità e tempi definitivi di svolgimento della
manifestazione.
18 e 19 marzo 2006
Giornate internazionali anarchiche
I compagni e le compagne riuniti a Jesi nei giorni 21 e 22 gennaio 2006
per la sessione straordinaria del 25° Congresso della Federazione
Anarchica Italiana - F.A.I. - accolgono la proposta presentata dal
coordinamento anarchico e libertario Campania, Lazio, Abruzzo
(CALCALAB), invitandoli a coordinarsi con le commissioni federali e
compagni disponibili, di realizzare, in occasione dell'International
day of action indetto dall'IFA nei giorni 18 e 19 marzo 2006, un evento
nazionale promosso dalla FAI, a L'Aquila.
Le due giornate si articoleranno nel seguente modo:
Sabato 18 marzo 2006: corteo antimilitarista "La guerra contro di noi,
noi contro la guerra" ed intervento a conclusione sul tema: Ragioni e
prospettive dell'anarchismo.
Domenica 19 marzo 2006: Convegno/dibattito dal titolo:
"Guerra esterna e guerra interna: contro il terrorismo di stato, prospettive libertarie", con interventi su:
- guerra permanente e giustizia infinita: militarizzazione del territorio e delle coscienze;
- L'Italia, un paese in guerra: risorse sociali per il militarismo;
- Devastazione ambientale;
- Repressione di stato: carceri, CPT e criminalità organizzata;
- Precarietà della vita e sottrazione dei saperi (direttiva Bolkestein, legge 30, riforma Berlinguer/Moratti).
Il gruppo di lavoro si impegna ad individuare relatori di alto profilo.
ASPETTO COMUNICATIVO
Il Congresso dà mandato al gruppo di lavoro di:
- realizzare il manifesto dell'evento con il testo: "La guerra contro
di noi, noi contro la guerra / Il nemico sei tu, è te che
combattono / Rendendoti precario se lavori / Arrestandoti se protesti /
Imbavagliandoti se parli / Spiandoti se ti organizzi / Discriminandoti
se solidarizzi / Rifiuta la guerra - Rifiuta lo stato - Rifiuta il
capitale"
- creazione di pagine web;
- produzione di materiale di propaganda;
- approntare per l'evento un ufficio stampa e comunicazione.
ASPETTO ECONOMICO
Il Congresso dà mandato per la creazione di un fondo spese per l'evento.
In merito si invitano tutte le realtà a contribuire con iniziative locali per il finanziamento.
Altre Mozioni e documenti