"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Comunicato diffuso dalla Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana


COMUNIONE ED ESECUZIONE

A Como un ragazzo appena diciottenne di origine cingalese è stato sparato a bruciapelo da un vigile urbano in borghese durante un controllo operato dalla famigerata squadra antigraffitari, un nucleo sicurezza della polizia municipale specializzato nella repressione dei writer, i ragazzi che colorano i muri delle città e delle metropoli. Da quanto riportato sulla stampa nazionale, il commando era composto da tre vigili in borghese che hanno intimato l'alt alla macchina guidata dal ragazzo che si trovava in compagnia di quattro suoi amici italiani, uno dei quali è per l'appunto un writer. Perquisizione faccia al muro e parte il colpo. Al momento in cui scriviamo, la vittima è in gravissime condizioni. La linea dura, la cosiddetta tolleranza zero contro ogni comportamento non omologabile ha ormai raggiunto livelli raccapriccianti e, ancora una volta, la vittima della follia repressiva è una persona di origine straniera. Questo è l'ennesimo caso di brutalità poliziesca nel profondo Nord: prima Federico Aldrovandi massacrato di botte a Ferrara da agenti della polizia di stato, poi Moulayamer Oulkadi El Idrisse pestato a Sassuolo dai carabinieri, in seguito Abdelkhalek Nakab freddato da un vigilante privato a Milano e ora il giovanissimo Raigama Achrige Rumesh Ku sparato alla testa da un vigile urbano a Como. E di per sé agghiacciante che venga costituito un nucleo di vigili urbani con un mandato speciale conferito dalla giunta comunale per "indagini sotto copertura". Ed é davvero incredibile che il nucleo speciale in questione sia stato addirittura insignito dalla Regione Lombardia della croce e il nastrino per meriti speciali poiché - come si legge dalla motivazione - gli agenti "assicuravano alla giustizia gli autori di molteplici graffiti presenti in tutta la città". Addirittura. Adesso il cattolico Formigoni sarà soddisfatto. Per quanto allucinante, la vicenda di Como non é un incidente di percorso bensì l'esempio della lucida follia che é nel codice genetico di ogni gerarchia e apparato di potere. Lottare affinché tutto questo venga spazzato via é ormai questione di umana sopravvivenza.

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

03/04/2006

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