"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Mozioni e documenti della Federazione Anarchica Italiana


Mozioni approvate al Convegno nazionale della Federazione Anarchica Italiana Livorno, 1-2 luglio 2006

GUERRA E MILITARISMO
Il convegno della federazione riunito a Livorno nei giorni 1-2 luglio 2006 in merito al punto sulle proposte di iniziativa antimilitarista: - riteniamo importante una ripresa dell'iniziativa antimilitarista diffusa sul territorio; - ribadiamo la centralità strategica del teatro di guerra afgano, un conflitto occultato dalle forze di    centrosinistra e fino a ieri dimenticato dalla quasi totalità del movimento contro la guerra;
- ricordiamo il valore della campagna d'informazione svolta negli ultimi anni da U.N. Ulteriore e prezioso strumento sarà il libro, di prossima pubblicazione da ZIC, a potenziamento di questa campagna. Se ne promuove la diffusione e l'utilizzo su tutto il territorio, anche con iniziative pubbliche ad hoc. Assumiamo la proposta della Federazione Anarchica Torinese di promuovere una mobilitazione antimilitarista incentrata sull'analisi e sulla critica radicale al paradigma della "guerra umanitaria" e a tutte le organizzazioni civili che accettano e/o supportano questo meccanismo. Nello specifico si lancia una campagna di informazione, critica e boicottaggio delle imprese (in primis quelle italiane) che si spartiscono la grande torta della ricostruzione e di quelle ONG che accettando la presenza ed il patrocinio militare, si pongono come strumento oggettivo di legittimazione dei conflitti in corso. La FAI si impegna inoltre a promuovere mobilitazioni e a partecipare alle prossime scadenze di lotta con le proprie parole d'ordine: ritiro immediato delle truppe italiane e della Nato dall'Iraq, dall'Afganistan e da tutti i teatri di guerra, nonché la smilitarizzazione di tutti i territori.


REPRESSIONE
I compagni e le compagne riuniti in convegno a Livorno in data 1-2 luglio '06 sulla stretta repressiva che nell'ultimo periodo ha caratterizzato il panorama politico e sociale della penisola, esprimono le seguenti valutazioni e proposte. Le politiche disciplinari che hanno caratterizzato l'ultimo periodo si stanno inasprendo, evidenziando la tendenza, del governo prodi come quello precedente, a trattare le questioni politiche e sociali in termini di ordine pubblico. Chi sostiene questo governo é corresponsabile della sua politica repressiva. » la guerra interna: ne sono vittime immigrati, lavoratori e tutti coloro che quotidianamente sono costretti a ad opporsi e sfuggire alla precarietà della vita. A ciÚ si accompagna la criminalizzazione di ogni forma di opposizione sociale. Siamo di fronte ad una torsione del diritto. Applicare un reato da tempi di guerra come: "Devastazione e saccheggio" per manifestazioni di piazza, implica il rischio di pene gravissime sulla base di una presunta responsabilità collettiva. La continua riproposizione di reati associativi (270-270 bis) per sanzionare azioni di lotta sociale e politica quali autoriduzioni, espropri, picchetti, lotte di sostegno agli immigrati é il segnale dell'acuirsi della repressione. A questo si aggiunge in maniera non secondaria l'applicazione di reati amministrativi che prevedono dure sanzioni economiche a carico dei compagni. Ultimo ma non meno importante il continuo ricatto e repressione nei confronti dei lavoratori che lottano per il salario, la sicurezza, la libertà. Riteniamo indispensabile proseguire la campagna iniziata oltre un anno fa contro l'utilizzo del reato di devastazione e saccheggio, del quale sono accusati gli antifascisti torinesi e milanesi e gli antiTAV della Val Susa. In vista dell'apertura del processo degli antifascisti torinesi prevista per il 2 ottobre 2006, promuoviamo lo svolgimento di iniziative di solidarietà articolate sul territorio per le giornate tra il 30 settembre ed il 2 di ottobre. Diamo mandato alla commissione di corrispondenza di coordinare le iniziative e la preparazione del manifesto.


LAVORO
Il convegno della federazione riunito a Livorno nei giorni 1-2 luglio '06 in merito al punto sul mondo del lavoro ha ribadito la valutazione di un progressivo deteriorarsi delle condizioni di vita e di lavoro della maggior parte della popolazione: tale tendenza non é stata minimamente influenzata dal cambio di governo. Alla luce di questi elementi ritiene probabile una ripresa della conflittualità sociale che coinvolga gli operai, i settori precarizzati, emarginati ed i migranti. Sono stati letti e discussi i documenti presentati dai diversi gruppi e nel dibattito é emersa la valutazione negativa della pratica di risolvere i principali problemi sociali con proposte di legge di iniziativa popolare; gli anarchici non possono fare a meno di sottolineare come in sessanta anni di vita della repubblica mai nessuna legge di iniziativa popolare é stata discussa dal parlamento. Il rischio é che i promotori di tale iniziativa usino i temi drammatici della vita quotidiana di milioni di lavoratori per i loro giochi di potere nella maggioranza di governo. Il convegno della FAI ha invece affrontato le iniziative concrete di lotta portate avanti sul tema dell'immigrazione e su quelle del precariato come ad esempio quelle dei compagni di Bologna e dell'Aquila. Il convegno rilancia il dibattito affinché le realtà federate producano documenti da inviare alla failist, B.I, CdC, che serviranno da base per la ripresa dell'iniziativa fra i lavoratori.



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