"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Comunicato diffuso dalla Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana


Comunicato sullo sciopero generale del 9 novembre 2007

Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il prossimo 9 novembre costituisce un momento di lotta e mobilitazione fondamentale per rispondere agli attacchi scagliati dal governo di Centrosinistra contro i lavoratori e nell'interesse del padronato italiano. È necessario cancellare il Protocollo sul welfare del 23 luglio con il quale il governo Prodi e le burocrazie sindacali della triplice confederale hanno voluto delineare un quadro generale di progressivo peggioramento delle già difficilissime condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati, dei precari, dei disoccupati. Non va dimenticato, inoltre, che la Finanziaria partorita dal governo prevede l'aumento delle spese militari e ulteriori tagli ai servizi pubblici sancendo, ancora una volta, la collusione tra governo, militari e capitalisti nel disegnare un paese sempre più povero e sempre più militarizzato.

Non bisogna dimenticare che questo governo non ha previsto alcuna riduzione dei finanziamenti (circa 9 miliardi di euro, quasi il 45% della manovra finanziaria del 2006) che a vario titolo vengono erogati alla Chiesa cattolica e ai suoi vari istituti, e che avrebbe potuto significare per i cittadini italiani l'abbattimento di circa 30 punti delle tasse. Oltre a ciò va ricordato che lo scorso anno, sempre questo governo, ha definitivamente esentato la Chiesa dal pagamento dell'ICI confermando la posizione di privilegio delle istituzioni ecclesiali.

Lo sciopero generale sarà tanto più efficace quanto più i lavoratori saranno capaci di mantenere alto il livello del conflitto facendo sì che la mobilitazione sia diffusa e permanente, senza mediazioni e lottando dal basso in piena autorganizzazione. Bisogna impegnarsi affinché questa mobilitazione trovi il coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono quotidianamente condizioni di precarietà e insicurezza, dai migranti ai disoccupati, dai precari ai pensionati. In questo senso, l'impegno degli anarchici e dei libertari andrà - oggi come sempre - in direzione di un forte sostegno alla lotta di tutti gli oppressi per il rafforzamento della coscienza di classe e la diffusione di pratiche auto-gestionarie e di azione diretta.

CONTRO IL PROTOCOLLO SUL WELFARE E LA FINANZIARIA DI GUERRA AZIONE DIRETTA, AUTORGANIZZAZIONE, SCIOPERO GENERALE, AUTOGESTIONE!

Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

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