"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)
A quarant'anni dalla morte di Franco Serantini
l'assemblea degli
Anarchici Toscani ha deciso di organizzare a Pisa, per il 12 maggio,
una manifestazione nazionale anarchica.
Oggi più che mai è doveroso riprendersi le piazze
e le strade della città con un corteo, forti anche delle
ragioni e delle idee per cui Franco lottava.
SABATO 12 MAGGIO
PISA – PIAZZA SANT'ANTONIO – ORE 15
Franco Serantini faceva parte del gruppo anarchico Pinelli di Pisa, che
aveva sede in via San Martino. La volontà di lottare per una
società di liberi e di eguali lo univa ai compagni ed a
tanti altri giovani proletari, in una fase di grande fermento sociale;
era sicuramente una pagina nuova della sua giovane e difficilissima
vita, che aveva conosciuto l'abbandono, l'orfanotrofio e la durezza
delle istituzioni.
L'impegno di Franco si dispiegava nelle iniziative sociali di quegli
anni, come l'esperienza del "mercato rosso" nel quartiere popolare del
CEP, ma anche, in senso specificamente politico, nella campagna contro
la strage di Stato, per la difesa della memoria di Pinelli, per la
scarcerazione di Valpreda e di altri compagni. Dopo le grandi lotte del
'68 e del '69, padroni e fascisti cercavano di rialzare la testa
rispondendo con la strategia della tensione e sferrando una feroce
campagna antianarchica.
Il 5 maggio del 1972 Franco partecipa ad una presidio contro il comizio
del fascista Niccolai.
Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia. Franco viene
circondato sul Lungarno Gambacorti da un gruppo di poliziotti del I
Raggruppamento celere di Roma, e pestato a sangue. Portato nel carcere
Don Bosco, Franco sta male, ma le sue condizioni vengono ignorate,
nonostante si aggravino rapidamente. Dopo due giorni di agonia e coma,
Franco muore. E' il 7 maggio 1972.
I suoi funerali vedono una grande partecipazione popolare.
Anno dopo anno, si susseguono le manifestazioni di piazza in sua
memoria. Inoltre, a Torino gli viene dedicata una scuola, a Pisa una
lapide viene collocata all'ingresso di palazzo Thouar, dove Franco
visse nell'ultimo periodo della sua vita. Negli anni nascerà
in città la biblioteca a lui intitolata, e nella piazza S.
Silvestro, nota a tutti come piazza Serantini, verrà posto
un monumento dedicato a Franco, dono dei cavatori di Carrara.
In una situazione sociale e politica come quella che stiamo
attraversando, in cui aumenta la stretta della repressione, in cui si
giunge persino a parlare di leggi speciali contro gli anarchici,
sentiamo la necessità di unirci in un momento di lotta
comune.
Per questo gli Anarchici Toscani invitano tutti i compagni a
partecipare a livello nazionale alla manifestazione del 12 maggio.
Una manifestazione che porterà in piazza non solo una parte
della storia del Movimento Anarchico, ma anche un aspetto
importante della memoria della città di Pisa.
A 40 anni di distanza da quei fatti siamo nuovamente di fronte ad un
attacco feroce da parte dello Stato e dei suoi apparati repressivi
contro ogni manifestazione di dissenso.
Dai recenti arresti ai danni dei compagni e delle compagne
del movimento NO TAV che da venti anni si oppone alla costruzione
dell'alta velocità in val di Susa, passando per gli
innumerevoli episodi di repressione e costante minaccia che
gli apparati repressivi operano, ormai quotidianamente, nei diversi
contesti di lotta. E accanto alla repressione attuata con manganelli e
lacrimogeni, quella pervasiva e diffusa del controllo sociale contro
tutti coloro che muovono una critica radicale al paradigma dominante e
desiderano sperimentare la praticabilità di un metodo e di
un agire basati sulla libertà, sulla giustizia sociale,
sull'eguaglianza reale e soprattutto sulla solidarietà.
Perché tutto questo è pratica rivoluzionaria.
La repressione ed il controllo sociale si realizzano massimamente nelle
istituzioni totali e nelle strutture detentive. Ecco dunque le
politiche razziste e la reclusione e deportazione dei migranti in
istituzioni repressive come i CIE; ecco la recrudescenza neofascista,
alimentata dalle istituzioni, dalla chiesa, dai padroni. Una violenza
che si scatena, come nei casi di Torino e di Firenze, ora contro i rom,
ora contro lavoratori senegalesi, ora contro qualsiasi settore sociale
marginale.
Si cerca di dividere il fronte degli sfruttati, sempre
più esteso a causa degli attacchi alle generali condizioni
di vita, alimentando l'odio dello straniero e la rottura di meccanismi
di solidarietà.
In questo contesto, per i governi risulta fondamentale rafforzare il
razzismo e il fascismo.
Si rende quindi necessario oggi come 40 anni fa combattere con la solidarietà ogni forma di fascismo, razzismo ed esclusione. Per una società che spezzi le catene dei confini fisici e mentali che attualmente ci vengono imposti ed entro i quali ci vogliono costringere.
Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza per
ricordare Franco Serantini, anarchico, rivoluzionario.
Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza contro
la repressione, contro il razzismo, contro ogni fascismo.
Per una società di liberi e di eguali.
Anarchici Toscani
web-fai@federazioneanarchica.org