Comunicato diffuso dalla Commissione di
Corrispondenza della Federazione
Anarchica Italiana
Violento è chi segrega, discrimina, espelle!
Solidarietà agli antirazzisti torinesi!
Il pubblico ministero Padalino ha pronunciato giovedì 12 marzo la sua
requisitoria al processo contro gli antirazzisti che si tiene a Torino.
La richiesta finale è di 28 anni complessivi di detenzione e migliaia di
euro di multa. Sommati alle richieste per la prima tranche arriviamo a
circa 108 anni di reclusione a sigillo dell'esperienza dell'assemblea
antirazzista. La sentenza per questa seconda tranche verrà
pronunciata il 13 aprile, quella per la prima tranche il 22 aprile.
Anche in questa seconda tranche del processo i fatti contestati sono una
serie di manifestazioni di solidarietà nei confronti dei reclusi nei
CIE e di denuncia della politica razzista del governo e dei suoi enti
periferici; l'accusa non si cura dei fatti, né indica prove per i
singoli episodi, eludendo il principio della responsabilità individuale,
annullata dall'estensione del concetto di concorso.
Le richieste dell'accusa si basano sulla tesi, non dimostrata, che gli
antirazzisti sotto processo condividano una concezione violenta della
politica.
Per dare forza a questa tesi, Padalino insiste sulla personalità degli
imputati, le loro opinioni politiche e la loro costante partecipazione
alle lotte divengono un indizio di colpevolezza; ai membri della
Federazione Anarchica Torinese viene rivolta un'attenzione particolare.
Gli antirazzisti sotto processo sono inquisiti con accuse tanto pesanti
quanto del tutto spropositate rispetto ai fatti contestati: normali
volantinaggi e pubbliche manifestazioni, ad esempio, sono state
considerate attività criminali da perseguire ad ogni costo.
Questo gravissimo attacco alla libertà di espressione, che serve a
criminalizzare le idee, svela la natura politica dell'operazione
repressiva e il carattere autoritario di una democrazia che non ammette
il dissenso. Come si può parlare di violenza per iniziative politiche
che sono mosse dallo sdegno per l'azione dello Stato, di vera e propria
persecuzione nei confronti dei migranti, e di solidarietà verso le umane
sofferenze, acuita dai soprusi e dalle prepotenze che i migranti
sopportano quotidianamente? La requisitoria è un esempio del fatto che
la violenza, in questo caso, sta tutta dalla parte delle istituzioni;
istituzioni che vogliono far pagare caro l'essersi messi di traverso ad
un progetto di segregazione, di stratificazione etnica e razziale della
società italiana.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana,
riprendendo quanto deciso all'ultimo Convegno Nazionale, esprime piena
solidarietà ai compagni della Federazione Anarchica Torinese e a tutti i
processati, fa appello a tutte le strutture di Federazione, ai gruppi e
alle individualità, agli antirazzisti e a quanti hanno a cuore la
libertà di espressione, affinché siano messe in campo iniziative di
controinformazione nell'ambito di una decisa campagna contro la
repressione, da tenersi prima delle sentenze, previste per il 13 e il 22
aprile.
La Commissione di Corrispondenza
della Federazione Anarchica Italiana
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