"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)
L'assemblea antimilitarista riunita il 9 ottobre a Milano ha visto una buona partecipazione di decine di compagni e compagne da diverse località. Numerosi interventi hanno analizzato le varie sfaccettature del militarismo nostrano e non solo. Da tutt* è uscita la volontà di avviare una campagna antimilitarista di ampio respiro e che sappia unire momenti a carattere nazionale e interventi capillari sui territori.
È stata espressa soddisfazione per l'assunzione da parte del sindacalismo di base della tematica antimilitarista all'interno della piattaforma dello sciopero del 11 ottobre, frutto anche delle prese di posizione in questo senso promosse da diverse delle realtà presenti oggi.
Come punti qualificanti della campagna si individuano:
- lotta per il completo ritiro delle missioni militari all'estero;
- boicottaggio attivo dell'Industria bellica per arrivare alla sua completa riconversione a uso civile;
- mobilitazione contro tutte le forme di militarizzazione dei territori: dalle basi militari alla presenza dei militari nelle strade delle nostre città, dei poligoni fino alla blindatura dei confini e dei mari contro chi migra dal suo paese;
- denuncia delle spese militari quali risorse di tutt* sottratte ai servizi sociali come sanità, scuola, trasporti, ecc.
- lotta contro gli interessi delle multinazionali italiane, in primis l'ENI, che di fatto dettano al governo l'agenda delle missioni militari all'estero;
- lotta contro le devastazioni ambientali causate dagli eserciti e dalle multinazionali da essi protette, e per creare intersezioni fra i movimenti ecologisti dal basso e l'antimilitarismo;
- contrasto alla crescente propaganda militarista nelle scuole e ai sempre più forti legami fra l'industria militare e l'Università;
- denuncia dell'intima correlazione fra la violenza sessista e patriarcale e la logica militarista.
Su questi contenuti si decide di darsi i primi appuntamenti di mobilitazione:
- iniziative diffuse sui territori il 4 novembre, festa delle forze armate;
- corteo a Torino il 20 novembre contro la mostra mercato internazionale dell'industria aerospaziale bellica e azioni di contrasto durante la mostra stessa che si svolgerà fra il 30 novembre e il 2 dicembre. Mobilitazione che a partire dalla contestazione alla mostra sappia allargarsi a tutti i punti della campagna.
L'assemblea accoglie la proposta di costruire un percorso per una campagna nazionale contro l' ENI che veda anche una manifestazione nazionale nei primi mesi del prossimo anno nel territorio milanese.
Ritiene significativo l'impegno per sottolineare il legame fra militarismo e sessismo in tutte le iniziative legate alla lotta contro la violenza di genere, comprese quelle che si svolgeranno nelle giornate di fine novembre.
La volontà è quella di rilanciare una nuova assemblea nazionale a inizio anno per continuare la mobilitazione.
Contro tutti gli eserciti, contro tutte le guerre, inceppiamo gli ingranaggi del militarismo!
Le compagne e i compagni dell'assemblea antimilitarista riunita a Milano il 9 ottobre 2021
Il convegno FAI riunitosi il 10 ottobre a Milano valuta con soddisfazione la buona riuscita dell'assemblea antimilitarista del 9 ottobre. Ritiene fondamentale appoggiare la campagna lanciata dall'assemblea e ritiene parimenti importante che tutti i gruppi e le individualità della Federazione si adoperino per la riuscita delle prime scadenze promosse dall'Assemblea: iniziative diffuse nei territori il 4 novembre e corteo a Torino del 20 novembre contro la mostra mercato internazionale dell'industria aerospaziale bellica.
Facciamo appello a tutto il movimento anarchico che si riconosce nel comunicato dell'assemblea antimilitarista a partecipare attivamente alle iniziative di lotta.
Milano, 10 ottobre 2021
web-fai@federazioneanarchica.org