"Noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza." (E. Malatesta)

Mozioni e documenti della Federazione Anarchica Italiana


Mozioni approvate al Convegno della F.A.I. del 19-20 febbraio 2022


SOLIDARIETÀ CONTRO TUTTE LE FRONTIERE

Il convegno della Federazione Anarchica Italiana esprime solidarietà a tutt@ coloro che lottano per l'abbattimento delle frontiere ovunque nel mondo, in particolare sul confine tra Polonia e Bielorussia.
Per sostenere l'intervento del movimento no-border in cui è attiva anche la Federazione anarchica di Kracovia lancia una campagna di solidarietà che parta da iniziative a livello locale e al sostegno materiale ed economico delle attività solidali.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno del 19-20 febbraio 2022


Sulla questione Ucraina

Di fronte all'escalation militare in Europa orientale, che vede Ucraina e Russia fronteggiarsi portando il confronto militare ai limiti dello scontro diretto, e con il pesante coinvolgimento di Stati Uniti e Unione Europea, la nostra posizione non può che mantenere il rifiuto degli imperialismi degli Stati e delle coalizioni contendenti, NATO e OTSC.
Le politiche di potenza degli stati, i nazionalismi, le piccole patrie, sono solo paraventi per nascondere lo sfruttamento delle classi lavoratrici, delle risorse, dei territori. Le ricadute di questo confronto, anche se non si dovesse arrivare a una guerra aperta, saranno comunque estremamente gravi, in primis per le popolazioni civili delle zone interessate che si trovano da anni in una situazione di conflitto e privazione materiale.
Ma questo conflitto riguarda anche lavoratori e lavoratrici di tutta Europa, che stanno già vedendo i loro redditi falcidiati dagli aumenti dei costi dell'energia e dei beni di prima necessità, nonché dal taglio della spesa pubblica sociale a beneficio dell'aumento delle spese militari.
Il conflitto in corso si inserisce in uno scenario mondiale di crescente disordine a livello politico e militare. Gli Stati Uniti, sebbene rimangano ancora la prima potenza mondiale, da anni sono in evidente difficoltà tanto sul piano esterno, come dimostra la fuga precipitosa dall'Afghanistan, che su quello interno come mostrato dall'insorgenza sociale del 2020 e la ripresa del conflitto di classe.
Dal canto suo, la Federazione Russa si trova in una posizione difensiva che la costringe ad attaccare per rimanere in piedi. La crisi apertasi nella sfera d'influenza russa, risultata evidente con la mobilitazione sociale in Bielorussia nell'estate del 2020 e con le proteste in Russia nel Gennaio 2021, mostra la fragilità dello Stato Russo tanto sul piano esterno che su quello interno. Fragilità che potrebbe essere fatale nel caso in cui anche solo uno degli Stati vicini possa collassare, come dimostra la brutale e sbrigativa repressione della rivolta in Kazakhstan del gennaio 2022.
Per quello che ci riguarda l'Italia è pesantemente coinvolta nel confronto, con le basi militari USA e Nato in tutto il paese, e in particolare con le installazioni in Sicilia utilizzate per il controllo della flotta russa nel Mediterraneo. Inoltre lo Stato Italiano è presente direttamente in Europa orientale con proprie truppe,e prende quindi parte concretamente alla spirale di guerra. In Lettonia sono dislocate truppe con carri armati e cingolati da neve, nell'ambito della missione "Baltic Guardian" della NATO; in Romania, nei pressi di Costanza, è presente una squadriglia di 4 caccia Typhoon nell'ambito della missione "Air Black Storm"; nel Mar Nero sono presenti la fregata FREMM "Margottini" e il cacciamine "Viareggio", oltre alla portaerei "Cavour" con gli F-35.
Questo spiegamento di forze è stato autorizzato con uno stanziamento di 78 milioni di euro, che sicuramente il governo dovrà incrementare. Già è stato annunciata l'intenzione di inviare nell'area altri 2000 soldati italiani. Le crescenti spese militari sono giustificate con la nostra sicurezza, ma nessuno dice che sicurezza è soprattutto educazione e sanità, reddito per tutti e non la guerra.
Come anarchici, intendiamo innalzare la bandiera della solidarietà tra le classi sfruttate, al di là ed al di fuori di qualunque nazione. Per questo facciamo appello a tutti coloro che si oppongono alla guerra a rafforzare e rilanciare la lotta contro la politica guerrafondaia del governo italiano, per creare un ampio movimento antimilitarista che sappia imporre il ritiro delle missioni militari all'estero.
Nell'ipotesi di un conflitto aperto, la nostra posizione rimane quella del disfattismo rivoluzionario, della solidarietà, della fraternizzazione e della ribellione contro gli Alti Comandi di ciascuno Stato.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno del 19-20 febbraio 2022
Contro le missioni militari all'estero, contro tutte le guerre!
Rafforziamo la lotta antimilitarista!


Negli ultimi mesi l'impegno bellico all'estero dell'Italia è ulteriormente aumentato con nuove missioni in particolare in Africa e nello scenario Ucraino.
Nello stesso tempo la militarizzazione interna fatta di militari nelle strade e controlli alle frontiere non accenna a diminuire mentre il complesso militare-industriale continua ad aumentare i propri profitti.
Per questo riteniamo centrale nei prossimi mesi sostenere e allargare le lotte antimilitariste nei vari territori: dalle mobilitazioni in Piemonte contro l'industria aereospaziale di guerra e alla candidatura di Torino a ospitare il progetto DIANA (Defence Innovation accellerator for north atlantic) della Nato alle lotte in Sardegna contro le basi militari e i poligoni, da quelle in Sicilia contro il Muos a quelle in Friuli contro le nuove caserme "green" dell'esercito e l'inquinamento prodotto dalle esercitazioni.
Importante è anche il contrasto alla crescente penetrazione della propaganda dell'Esercito nelle scuole e nelle università, non ultima la stipula di accordi per lo svolgimento dei PCTO in Sicilia presso le caserme.
Sosteniamo con forza le prossime iniziative promosse dall'Assemblea Antimilitarista il 19 marzo e il 2 aprile, entrambe a Milano, di denuncia del ruolo dell'Eni nel dettare la politica estera del governo italiano per accaparrarsi le risorse energetiche depredando e devastando i paesi del sud del mondo e il particolare l'Africa. E' importante lottare contro le devastazioni ambientali causate dagli eserciti e dalle multinazionali da essi protette e creare intersezioni fra i movimenti ecologisti dal basso e l'antimilitarismo.
Oggi più che mai, anche di fronte ai venti di guerra che attraversano anche l'Europa, è necessario sviluppare e praticare l'antimilitarismo in ogni ambito della società.

Federazione Anarchica Italiana
Convegno del 19-20 febbraio 2022

Against the war. About situation in Ukraine

In the context of the military escalation in Eastern Europe, where Ukraine and Russia are facing each other, pushing the military escalation to the limits of direct confrontation, and with the heavy involvement of the United States and of the European Union, our position can only remain the rejection of the imperialism of the contending states and coalitions, NATO and OTSC.

The power politics of states, nationalism, small homelands, are only screens to hide the exploitation of the working classes, resources and territories. The consequences of this confrontation, even if it does not lead to open war, will be in any case extremely serious, first and foremost for the civilian populations of the areas concerned, who have been in a situation of conflict and material deprivation for years.

But this conflict already affects workers throughout Europe, who are already seeing their incomes slashed by increases in the cost of energy and basic necessities, as well as by cuts in public social spending for the benefit of increased military expenditure.

The current conflict is part of a world scenario of increasing political and military unrest. Although the United States is still the world's leading power, it has been in obvious difficulty for years, both externally, as evidenced by its precipitate withdrawal from Afghanistan, and internally, as is shown by the 2020social uprisings and the resurgence of class conflict.

For its part, the Russian Federation finds itself in a defensive position that forces it to attack in order to stay on its feet. The crisis in the Russian sphere of influence, which became evident with the social mobilisation in Belarus in the summer of 2020 and the protests in Russia in January 2021, shows the fragility of the Russian state both externally and internally. A fragility that could be fatal if even one of the neighbouring states were to collapse, as the brutal and hasty repression of the uprising in Kazakhstan in January 2021 shows.

Italy is heavily involved in the confrontation, with US and NATO military bases all over the country, and in particular with the installations in Sicily used to control the Russian fleet in the Mediterranean. Moreover, the Italian state has a direct presence in Eastern Europe with its own troops, and is therefore taking a concrete part in the spiral of war. In Latvia, troops with tanks and snowmobiles are deployed as part of NATO's 'Baltic Guardian' mission; in Romania, near Constanta, there is a squadron of four Typhoon fighters as part of the 'Air Black Storm' mission; in the Black Sea, there is the FREMM frigate 'Margottini' and the minesweeper 'Viareggio', as well as the aircraft carrier 'Cavour' with F-35s fighters.

This deployment of forces was authorised with a budget of 78 million euros, which the government will certainly have to increase. The intention to send another 2000 Italian soldiers to the area has already been announced. The increasing military expenditure is justified on the grounds of our security, but nobody says that security should instead mean education and health, income for all and not war.

As anarchists, we intend to raise the flag of solidarity between the exploited classes, beyond and against any nation.

That is why we call all those who oppose the war to strengthen and relaunch the struggle against the warmongering policy of the Italian government, to create a broad anti-militarist movement that can impose the withdrawal of military missions abroad. In the hypothesis of an open conflict, our position remains that of revolutionary defeatism, solidarity, fraternisation and rebellion against the High Command of each State.

Italian Anarchist Federation
meeting of 20 February 2022

federazioneanarchica.org


Ανακοίνωση της FAI σχετικά με την κατάσταση στην Ουκρανία

Σε ό,τι αφορά την στρατιωτική κλιμάκωση στην Ανατολική Ευρώπη, όπου η Ουκρανία και η Ρωσία έρχονται αντιμέτωπες η μία με την άλλη, πιέζοντας την κλιμάκωση αυτή στα όρια της ευθείας αντιπαράθεσης, καθώς, είναι γεγονός η έντονη εμπλοκή των Ηνωμένων Πολιτειών της Αμερικής αλλά και της Ευρωπαϊκής Ένωσης, εμμένουμε στη θέση μας για απόρριψη του ιμπεριαλισμού των αντιμαχόμενων κρατών και των διακρατικών συνασπισμών, NATO και του Οργανισμού συνθήκης συλλογικής ασφαλείας. Η εξουσιαστική πολιτική των κρατών, ο εθνικισμός, οι μικρές πατρίδες, αποτελούν μόνο επιφάσεις που σκοπό έχουν να κρύψουν την εκμετάλλευση της εργατικής τάξης, των φυσικών πόρων και εδαφών. Οι επιπτώσεις της αναμέτρησης αυτής, ακόμη κι αν δεν οδηγήσει ανοιχτά σε πόλεμο, θα είναι, σε όλες τις περιπτώσεις, εξαιρετικά σοβαρές, πρώτα και κύρια για τους άμαχους πληθυσμούς της περιοχής εκείνης, οι οποίοι βρίσκονται σε κατάσταση σύγκρουσης και στέρησης βασικών αγαθών εδώ και χρόνια.
Ωστόσο, αυτή η σύγκρουση ήδη επηρεάζει την εργατική τάξη σε όλη την Ευρώπη, η οποία βλέπει ήδη τα εισοδήματα της να μειώνονται σημαντικά λόγω της αύξησης του κόστους της ενέργειας και των βασικών αγαθών, όπως επίσης εξαιτίας των μειώσεων στα ποσά που ξοδεύονται από τα κράτη για τις κοινωνικές ανάγκες λόγω της αύξησης των πολεμικών δαπανών.
Η τωρινή διαμάχη αποτελεί κομμάτι ενός σεναρίου παγκόσμιας αύξησης των πολιτικών και στρατιωτικών αναταραχών. Παρόλο που οι Ηνωμένες Πολιτείες βρίσκονται ακόμη στην ηγεσία της παγκόσμιας δύναμης, αντιμετωπίζουν εμφανείς δυσκολίες τα τελευταία χρόνια, όπως αποδεικνύεται από την εσπευσμένη τους απομάκρυνση από το Αφγανιστάν αλλά και στο εσωτερικό του κράτους τους, όπως φάνηκε από τις κοινωνικές εξεγέρσεις του 2020 και την αναζωπύρωση των ταξικών συγκρούσεων στη χώρα.
Με βάση τη δική του ρητορική, το Ρώσικο Κράτος θέτει τον εαυτό του σε θέση άμυνας, η οποία το αναγκάζει να επιτεθεί, ώστε να σταθεί στα πόδια του. Η κρίση στη ρώσικη σφαίρα επιρροής, η οποία έγινε ορατή με τις κοινωνικές κινητοποιήσεις στη Λευκορωσία το καλοκαίρι του 2020 και τις διαδηλώσεις στη Ρωσία τον Ιανουάριο του 2021, δείχνουν την ευθραυστότητα του ρώσικου κράτους εξωτερικά και εσωτερικά. Αυτή η ευθραυστότητα θα μπορούσε να αποβεί μοιραία αν, έστω και ένα από τα γειτονικά κράτη καταρρεύσει, όπως δείχνει και η βίαιη και βιαστική καταστολή της εξέγερσης στο Καζακστάν τον Ιανουάριο του 2021.
Η Ιταλία είναι έντονα εμπλεκόμενη με την διαμάχη αυτή, καθώς υπάρχουν βάσεις των ΗΠΑ και του ΝΑΤΟ σε όλη τη χώρα, και συγκεκριμένα με τις εγκαταστάσεις στη Σικελία , οι οποίες χρησιμοποιούνται για να ελέγχουν τον ρώσικο στόλο στην Μεσόγειο. Επιπλέον, το ιταλικό κράτος έχει άμεση παρουσία στην Ανατολική Ευρώπη με δικά του στρατεύματα, και συνεπώς παίρνει ενεργό ρόλο στη δίνη του πολέμου. Στη Λετονία, στρατεύματα εξοπλισμένα με τανκς και οχήματα χιονιού έχουν αναπτυχθεί ως κομμάτι της αποστολής του ΝΑΤΟ: ‘Βαλτικός Φύλακας’, στη Ρουμανία, κοντά στην Κοστάντζα, βρίσκεται σμήνος τεσσάρων αεροσκαφών τύπου Typhoon, ως κομμάτι της αποστολής ‘Air Black Storm’, στη Μαύρη Θάλασσα βρίσκεται η πολεμική φρεγάτα τύπου FREMM, ονόματι ‘Μargottini’ και το ναρκαλιευτικό ‘Viareggio’ καθώς και το αεροπλανοφόρο ‘Cavour’, με πολεμικά αεροσκάφη τύπου F – 35.
Αυτή η ανάπτυξη δυνάμεων εγκρίθηκε με έναν προϋπολογισμό της τάξης των 78 εκατομμυρίων ευρώ, ένα ποσό που σίγουρα η κυβέρνηση θα πρέπει να αυξήσει. Ήδη έχει ανακοινωθεί η πρόθεση να αποσταλούν 2.000 επιπλέον Ιταλοί στρατιώτες στην περιοχή. Οι αυξανόμενες στρατιωτικές δαπάνες δικαιολογούνται με το επιχείρημα της ασφάλειας μας, αλλά κανείς δεν λέει ότι η ασφάλεια θα έπρεπε κανονικά να νοείται ως παιδεία, υγεία, εισόδημα για όλους και όχι πόλεμος.
Ως αναρχικοί, σκοπεύουμε να υψώσουμε τη σημαία της αλληλεγγύης μεταξύ των εκμεταλευόμενων τάξεων, πέρα από και ενάντια σε κάθε έθνος. Για αυτό τον λόγο, καλούμε όλους όσοι εναντιώνονται στον πόλεμο να ενδυναμώσουν και να επανεκκινήσουν τον αγώνα ενάντια στην πολεμοχαρή πολιτική της Ιταλικής κυβέρνησης, ώστε να δημιουργήσουμε ένα πλατύ αντιπολεμικό κίνημα, το οποίο να πετύχει την απόσυρση των στρατιωτικών αποστολών στο εξωτερικό.
Στην περίπτωση ανοιχτής σύγκρουσής, η θέση μας παραμένει αυτή της επαναστατικής άμυνας, της αλληλεγγύης, της αδελφοποίησης και της εξέγερσης ενάντια στις Υψηλές Εντολές κάθε Κράτους.

Ιταλική Αναρχική Ομοσπονδία – FAI,
Συνέλευση, 20 Φεβρουαρίου 2022

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