Comunicato diffuso dalla Commissione di
Corrispondenza della Federazione
Anarchica Italiana
L'ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA, NON SI PROCESSA, NON SI CONDANNA!
La sentenza emanata a Torino contro dieci antifascisti condannati per
aver partecipato alla manifestazione del 18 giugno 2005 in cui si
denunciava la gravissima aggressione fascista alla casa occupata del
Barocchio rappresenta un attacco inequivocabile alla libertà di
espressione e manifestazione politica nel nostro paese. Di fatto,
é l'antifascismo stesso a essere stato condannato laddove questo
non si limiti a un vuoto rituale istituzionale ma si manifesti
concretamente e a viso aperto con l'azione diretta e la denuncia
politica. Riteniamo comunque significativo che il teorema del pubblico
ministero Tatangelo, sempre in prima linea per aggredire e
criminalizzare l'opposizione sociale, sia stato sconfessato dalla
sentenza dei giudici che non hanno preso in considerazione l'assurda e
pesantissima accusa di "devastazione e saccheggio" limitandosi, se
così si può dire, a delle condanne (dai nove mesi
all'anno e otto mesi di reclusione) per resistenza e lesioni. Eppure,
chi quel giorno manifestò nel centro di Torino si difese
dall'attacco e dalla provocazione poliziesca, dal momento che furono le
forze dell'ordine a seminare il panico tra i passanti con le loro
cariche e i loro lacrimogeni per impedire agli antifascisti di
manifestare nel salotto buono di Torino contro la violenza squadrista.
E' ormai innegabile che i poteri forti cercano di fare di questa
città un laboratorio repressivo in cui sperimentare tutte le
forme del dominio, attraverso una normalizzazione imposta dall'alto per
spianare la strada al progetto di ridefinizione del paesaggio urbano
funzionale al baraccone olimpico, alla follia del TAV e a una
concezione edonistica della città-luna park in cui non
c'é posto per i soggetti scomodi: i poveri, gli immigrati, le
donne e gli uomini che lottano per una città davvero vivibile
per tutti, più libera e solidale. Nonostante il tentativo dei
padroni e dei politici di veicolare l'immagine di una Torino che si
é lasciata alle spalle la sua tradizione industriale e fordista,
in questa città si continua a morire in fabbrica, durante turni
di lavoro massacranti sotto il ricatto della chiusura e del
licenziamento. Bisogna ricordare che negli ultimi due anni Torino ha
visto la morte di cinque immigrati durante controlli polizieschi, gli
sgomberi di diversi spazi socia li, un aumento vertiginoso di
manifestazioni intolleranti e razziste, come le aggressioni della
manovalanza fascista ai campi rom o alle case occupate: tutto questo
succede anche nel resto d'Italia dal momento che ovunque il potere
scatena la sua repressione contro chi si oppone alla devastazione
sociale e ambientale delle nostre città e dei nostri territori.
E mentre lo scorso 10 dicembre a Torino la strage di operai alla
Thyssenkrupp veniva ricordata da un corteo di trentamila persone che
denunciavano questo omicidio perpetrato dal capitalismo, nelle aule di
un tribunale dieci antifascisti torinesi venivano condannati per le
loro idee. Ma in questi due anni, gli antifascisti sotto processo non
sono stati lasciati soli. La mobilitazione per denunciare la
gravità di questo attacco politico sferrato dalla magistratura
contro la libertà di espressione é stata costante e
incisiva: presidi, volantinaggi, incontri pubblici e la manifestazione
nazionale del 10 giugno 2006 indetta dalla Federazione Anarchica
Italiana alla quale aderirono un centinaio di sigle, locali e
nazionali, e alla quale parteciparono migliaia di anarchici, libertari
e antifascisti solidali. Adesso, questo percorso di mobilitazione non
può e non deve essere arrestato perché l'antifascismo non
si arresta, non si processa e non si condanna. Essendo consapevoli
dell'estrema gravità dell'involuzione autoritaria e della
stretta repressiva che gli apparati istituzionali continuano a
scatenare in tutta Italia contro ogni opposizione sociale, sosterremo
tutte le iniziative per l'agibilità dell'antifascismo e del
movimento anarchico in città e in tutto il paese a partire dalla
prossima mobilitazione nazionale prevista per il 19 gennaio a Torino, e
facciamo appello a tutte e tutti per una partecipazione massiccia e un
impegno costante nelle lotte per la libertà e l'uguaglianza,
contro il fascismo e la repressione.
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI
cdc@federazioneanarchica.org
www.federazioneanarchica.org
15/12/2007
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